Luca Baraldi, Responsabile Mecs, Ufficio Studi Ucima ha commentato: “i dati confermano la solidità e la capacità di adattamento dell’industria italiana del packaging, che continua a crescere sia sul mercato interno sia su quello internazionale. Il nostro export resta un punto di forza, nonostante le incertezze globali, con performance positive in mercati strategici come l’Unione Europea e l’America Latina. Allo stesso tempo, la trasformazione tecnologica del comparto, guidata da automazione e intelligenza artificiale, apre nuove opportunità per aumentare produttività e sostenibilità. Tuttavia, l’introduzione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti ha già cominciato a cambiare le regole del gioco, soprattutto a fronte dell’importanza che questo mercato rappresenta per il settore, ovvero il 14% dell’export totale del comparto. Una situazione che impatta in principio gli ordini ma anche le prospettive di investimento.”
“Attualmente, le imprese sono chiamate a operare in uno scenario globale sempre più complesso e in questo contesto IPACK-IMA vuole essere un ecosistema sicuro: un luogo dove il settore si incontra, si confronta e si orienta. Con un focus su sostenibilità, intelligenza artificiale, digitalizzazione e cybersecurity, la fiera offre un’opportunità unica per esplorare soluzioni innovative. Gli espositori stanno investendo su tecnologie che non solo migliorano l’efficienza, ma anche il nostro impatto ambientale, facendo di IPACK-IMA il luogo dove il futuro del packaging e del processing prende forma” ha dichiarato Simone Castelli, Amministratore Delegato di Ipack Ima srl.