Il retail torna a guidare il mercato high street
Il settore retail mostra segnali positivi secondo quanto riportato nel report di Savills “Italy Retail Spotlight”. L’interesse per il mercato italiano dell’high street è confermato dalle nuove aperture e dall’interesse di nuovi brand che vogliono entrare nel mercato italiano e guardano non solo a Milano, Roma, Firenze e Venezia ma anche a destinazioni più leisure e turistiche. Milano rimane la destinazione principale per il mercato high street italiano, grazie alla forte domanda di spazi e ad una disponibilità limitata. Molti brand scelgono Milano per il loro primo flagship italiano, moda, gioielleria e arredamento in testa. Nel Quadrilatero della Moda, la disponibilità di spazi è quasi nulla, ma la zona rimane vivace e caratterizzata da un flusso costante di nuove aperture. Non sorprende quindi che Via Montenapoleone abbia i canoni di locazione più alti d’Europa, pari a 15.000 euro/mq/anno, a testimonianza del suo status come una delle vie del lusso più ambite del continente.
Le performance dei centri commerciali mostrano segnali positivi sia in termini di footfall che di fatturati, questi ultimi in crescita dello 0,7% rispetto al 2023; la media dei centri gestiti da Savills mostrano invece un fatturato in crescita dell’1,7%, con 71 nuove aperture di negozi registrate nel 2024. Continua ad essere predominante il peso della categoria merceologica abbigliamento ed accessori, seguito dall’elettronica di consumo. Secondo i dati del CNCC, i footfall continuano ancora la loro crescita.
Grazie anche al deal più grande registrato nell’anno, relativo all’acquisizione dell’asset in via Montenapoleone 8 a Milano, retail e uffici tornano ad essere le principali asset class per volumi di investimento nel mercato italiano. I volumi transati nel settore retail, pari a circa €2,3mld, pongono il settore in netto recupero rispetto ai minimi registrati dal 2020: quattro delle più grandi transazioni del 2024 si registrano infatti proprio in questo comparto. La componente high street ha raccolto circa il 49% dei volumi totali, confermando l’interesse di investitori e brand per le destinazioni turistiche e del lusso. shopping center e negozi di beni di prima necessità si confermano sempre centrali nelle strategie degli investitori, mentre i centri commerciali hanno guidato l’attività del periodo con la chiusura di 6 deal, due dei quali superiori a 150 milioni di euro localizzati a Roma e a Palermo.
Marco Montosi, Head of Investment, commenta: “Nel 2024, dopo un decennio, il settore retail è tornato a essere la principale asset class immobiliare per volume di investimenti in Italia. Il comparto grocery si conferma un asset strategico per gli investitori, riflettendo una crescente fiducia nel retail essenziale, con numerose acquisizioni di asset e portafogli. Le vendite nel settore alimentare sono aumentate, superando i livelli del 2023 e persino quelli pre-pandemia del 2019. Alla luce dell’attività del 2024 e dei processi attualmente in corso, riteniamo che il settore retail continuerà la sua ripresa. Supportato da solidi fondamentali e da una domanda resiliente, il settore resterà un punto focale per gli investitori in Italia.”
Alberto Albertazzi, Head of Retail Management, afferma: “Il 2024, nonostante qualche fase altalenante, conferma la solidità del retail out of town. Fatturati e affluenze, sia nei centri gestiti da Savills sia nel mercato generale, sono ormai tornati ai livelli pre-Covid. Il forte interesse dei retailer si concentra sugli asset prime, ma cresce anche verso quelli secondari, oggetto di riposizionamento e con potenziale di crescita.Gli investitori più propensi al rischio puntano al rilancio di immobili con buoni fondamentali. In un contesto di consumi in lenta crescita e incertezza, la gestione deve favorire dialogo e collaborazione tra proprietà e tenant, introducendo figure come i “retail manager,” già adottati da Savills nei centri Carosello e I Gigli.”
Francesca Cattagni, Head of High Street Leasing dichiara: “Il mercato high street conferma la sua resilienza; le principali destination ancora oggi rimangono ancora una volta le main cities che grazie al mix di arte e vie dello shopping sono in grado di attrarre footfall locali e turistici e generano interesse. Le destinazioni turistiche e leisure stanno vedendo una crescita nella domanda generata dal turismo in costante aumento, alla ricerca non solo di monumenti iconici ma allo stesso tempo di momenti ed experience di shopping unici. I brand si sfidano così non solo nella conquista del market share confermando il livello dei canoni che non vede un’inversione di rotta ma anche di nuovi format iconici specializzati aprendo con formule pop up in destination fino a pochi mesi fa impensabili.”