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Il Consiglio di Amministrazione di Datalogic S.p.A. ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2023.

I ricavi consolidati, pari a 149,7 milioni di euro, al 31 marzo 2023 registrano una crescita dell’8,5% rispetto a 137,9 milioni di euro realizzati nel primo trimestre del 2022, con un andamento particolarmente positivo nell’area EMEAI.
Leggermente in crescita risulta l’area Americas mentre si registra una flessione nell’area APAC. A cambi costanti l’andamento del fatturato risulta in crescita del 7,2%.
Il margine lordo di contribuzione, pari a 62,4 milioni di euro, rispetto a 55,4 milioni di euro al 31 marzo 2022, risulta in miglioramento di 1,5 punti percentuali in termini di incidenza sul fatturato rispetto al primo trimestre del 2022, grazie soprattutto all’incremento del prezzo e del mix che compensano una
flessione dei volumi.
I costi operativi e gli altri oneri, pari a 57,0 milioni di euro registrano un incremento in termini di incidenza sul fatturato dell’1,2% passando dal 36,9% al 38,1%, in particolare sulle spese di ricerca e sviluppo e di distribuzione.
Le spese di Ricerca e Sviluppo, pari a 16,7 milioni di euro, registrano un incremento rispetto al 31 marzo 2022 del 18%, con un’incidenza sui ricavi in aumento di 0,9 punti percentuali raggiungendo l’11,1%, rispetto al 10,2% dello stesso trimestre dell’esercizio precedente. I costi monetari complessivi in Ricerca e Sviluppo, al lordo delle capitalizzazioni dei costi interni e senza ammortamenti, sono stati pari a 15,8 milioni di euro con un’incidenza percentuale sul fatturato del 10,6%.
Le spese di Distribuzione, pari 26,5 milioni di euro, risultano in aumento rispetto al primo trimestre del 2022 del 15,6% con un’incidenza sui ricavi in aumento di 1,1 punti percentuali, passando dal 16,6% al
17,7%. La variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è legata principalmente all’incremento del costo del personale ed a maggiori iniziative commerciali e di marketing e partecipazioni a fiere ed eventi nonché visite presso i clienti.
Le Spese Generali e Amministrative pari a 13,9 milioni di euro al 31 marzo 2023, registrano una diminuzione dell’incidenza sul fatturato di 0,6 punti percentuali, passando dal 9,9% al 9,3%, in particolare per la diminuzione dei costi delle utilities, delle consulenze e degli ammortamenti.
L’Adjusted EBITDA è pari a 13,5 milioni di euro, con un Adjusted EBITDA margin che si attesta al 9% del fatturato, segnando un aumento di 0,5 punti percentuali rispetto all’8,5% registrato nel primo trimestre 2022, grazie principalmente al miglioramento dei margini industriale, parzialmente compensato dall’aumento delle spese operative.
Il Risultato Operativo Adjusted si attesta al 3,6% dei ricavi e risulta pari a 5,4 milioni di euro.
La gestione finanziaria netta, negativa per 0,2 milioni di euro, registra un miglioramento di 1,4 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2022 a seguito di un andamento favorevole delle differenze cambio nel trimestre corrente.
L’utile netto del periodo è pari a 3,2 milioni di euro, attestandosi al 2,1% dei ricavi.
Il Capitale Circolante Netto Commerciale al 31 marzo 2023 è pari 104,5 milioni di euro e registra una diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022 di 4,6 milioni di euro, con un’incidenza percentuale sul fatturato che passa dal 16,7% del 31 dicembre 2022 al 15,7% al 31 marzo 2023. La variazione del periodo è influenzata dalla riduzione delle rimanenze di magazzino per 2,7 milioni di euro e ad un contestuale miglioramento del saldo fra crediti e debiti commerciali per 1,8 milioni di euro.
Il Capitale Investito Netto, pari a 482,1 milioni di euro, segna un decremento complessivo di 11,5 milioni di euro, dei quali 2,9 milioni di euro sul Capitale Circolante Netto e 9,3 milioni di euro sul Capitale Immobilizzato.
La Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2023 è negativa per 31,7 milioni di euro. La variazione positiva è riconducibile alla più che buona gestione del Capitale Circolante Netto nel primo trimestre 2023 mentre nel primo trimestre 2022 si era registrato un eccezionale assorbimento di cassa risentendo delle criticità sul fronte della supply chain e dell’allungamento dei tempi di evasione degli ordini, impattando rimanenze e debiti commerciali.

A trainare la crescita dei ricavi del Gruppo è l’area EMEAI, che registra un tasso di crescita dei ricavi del 14,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, con l’Italia in crescita del 6,7%. Le Americhe risultano in crescita del 2,9%. L’area APAC risulta in flessione dell’1,9% rispetto al primo trimestre del 2022.
La divisione Datalogic ha conseguito al 31 marzo 2023 ricavi di vendita per 145,7 milioni di euro, in crescita rispetto al primo trimestre del 2022 dell’8,7%.
L’Adjusted EBITDA della divisione è pari a 12,9 milioni di euro, raggiungendo l’8,9% del fatturato.
Al fine di perseguire efficacemente i propri obiettivi strategici e garantire una maggiore focalizzazione sull’offerta di prodotti e soluzioni, Datalogic ha rivisto il proprio modello operativo, identificando due nuovi Segmenti di Mercato, che hanno differenti modelli di vendita e clienti con differenti fabbisogni di acquisto oltre che interlocutori diversi: Data Capture e Industrial Automation.
Il segmento Data Capture, con il 62,6% del fatturato divisionale, registra un incremento pari al 9,3% rispetto al primo trimestre del 2022, grazie a una crescita sostenuta nell’area EMEAI, mentre l’area
Americas è sostanzialmente stabile e l’area APAC in flessione.
Il segmento Industrial Automation registra nel primo trimestre del 2023 una crescita del 7,7%, alla quale
contribuiscono tutte le aree geografiche.
La Divisione Informatics ha conseguito un fatturato di 4,1 milioni di euro nel primo trimestre 2023, in linea con il fatturato del primo trimestre 2022.
L’Adjusted EBITDA margin realizzato nel primo trimestre dell’anno è pari all’11,2%, registrando un peggioramento di 8,3 punti percentuali rispetto al 19,5% del primo trimestre dell’esercizio precedente.

L’Amministratore Delegato del Gruppo Datalogic, Valentina Volta, ha così commentato: “Sono soddisfatta dei risultati registrati dall’azienda nel primo trimestre dell’anno, in un contesto di mercato ancora negativo sul fronte della domanda.
Il primo trimestre si chiude con un fatturato in crescita, grazie soprattutto alla capacità di conversione di un backlog ancora elevato. La marginalità industriale migliora, sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto al primo trimestre del 2022, grazie al prezzo, ad un mix molto positivo ed alle azioni di recupero sul costo del prodotto, favorite anche dalla riduzione delle tensioni sul fronte approvvigionamenti.
Anche sul fronte finanziario, il Gruppo ha generato cassa operativa in un trimestre dell’anno in cui di solito assorbe cassa, grazie a un forte presidio sul circolante e ad un’ulteriore riduzione dei livelli di inventario.
Lo scenario macroeconomico atteso per il 2023 vede il perdurare di una situazione di incertezza con investimenti e consumi frenati da una persistente pressione inflattiva, da politiche monetarie restrittive e dal perdurare delle tensioni geo-politiche. A causa delle politiche di prudenza e limitazione degli investimenti nei principali settori del mercato, del protrarsi dei trend di riduzione dei livelli di inventario nei canali distributivi e a fronte di livelli di backlog ormai normalizzati e non più elevati come nei precedenti trimestri, le attese del Gruppo sul secondo trimestre dell’anno sono di una riduzione del fatturato rispetto all’esercizio precedente.
Sul fronte dell’entrata ordini le aspettative nel breve periodo continuano ad essere negative, con maggiore incertezza sulla ripresa degli stessi nella seconda parte dell’anno.
Nonostante questo, il Gruppo continua a porre in essere azioni mirate ad un progressivo recupero e miglioramento della marginalità operativa e della capacità di generazione di cassa operativa, continuando a mantenere solidi livelli di investimento in ricerca e sviluppo.”

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