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Camera Nazionale della Moda Italiana e Zalando hanno riunito i migliori visionari della moda italiana e internazionale in occasione dell’evento “Changemakers in Luxury Fashion” a Milano.

La serata di ispirazione e confronto, presentata dal Presidente di CNMI Carlo Capasa e dal Co-CEO di Zalando David Schneider (nella foto), si è svolta presso la Biblioteca Braidense di Brera a Milano. L’evento, moderato da Tamu McPherson, Digital Creative and Founder, ha celebrato i migliori pensatori dell’industria della moda italiana e internazionale.

Simon Porte Jacquemus, fondatore e direttore creativo di JACQUEMUS, è stato riconosciuto come il principale changemaker nella categoria “Disruptive Fashion and Communication”. Durante l’evento ha raccontato cosa significa essere un brand indipendente nel panorama contemporaneo, del processo creativo che lo conduce a creare collezioni in sintonia con la sensibilità delle persone, i sogni, le paure e il successo, oltre al suo rapporto con l’Italia e il Made in Italy.

Renzo Rosso, fondatore e presidente di OTB Group, è stato riconosciuto nella categoria “Innovazione” per la sua visione e il suo lavoro in grado di coniugare creatività e business. In occasione dell’evento ha ripercorso la storia di OTB dal momento della nascita fino a diventare un importante polo della moda e del lusso Made in Italy, oltre a sottolinearne il valore aggiunto dato dalla filiera italiana e l’unicità che lo caratterizza nel panorama internazionale, grazie all’originalità dei suoi brand.

Alfonso Dolce, CEO di Dolce & Gabbana, riconosciuto come changemaker nella categoria “Craftsmanship” è salito sul palco per condividere la sua visione dell’artigianalità, parlando delle iniziative messe in atto per diffondere i saperi artigianali e della loro trasmissione ai giovani.

Simone Marchetti, Vanity Fair European editorial Director and Vanity Fair Italia Editor in Chief, riconosciuto come changemaker nella categoria “Value”, ha moderato la conversazione con l’autrice, giornalista e produttrice Marilena Delli, offrendo un approfondimento sul lavoro di Marilena Delli e indagando la necessità di cambiare il linguaggio che utilizziamo al fine di contrastare le discriminazioni. 

Gli interventi dei relatori hanno evidenziato le ultime tendenze del settore della moda di lusso.

David Schneider, Co-CEO di Zalando, ha condiviso la sua visione del futuro dell’e-commerce di moda, basata sull’esperienza leader di Zalando nell’offrire un’esperienza di shopping multimarca di alta qualità nel campo della moda e del lifestyle a circa 50 milioni di clienti attivi in 25 mercati europei. Il keynote ha evidenziato le tre principali tendenze che guidano la trasformazione dell’e-commerce di lusso: la crescente importanza della generazione di clienti digital-first, i cambiamenti tecnologici, tra cui l’ascesa dell’AI generativa e la crescente necessità di personalizzazione dovuta alla complessità del mercato europeo.

Gemma D’Auria, Senior partner e responsabile globale della practice Apparel, Fashion and Luxury di McKinsey & Company, è salita sul palco per presentare la nuova ricerca “Beyond Boundaries: Redefining Aspirational Luxury Consumers”, realizzata con il contributo di CNMI e Zalando. L’indagine approfondisce valori, abitudini e comportamenti di queste tipologie di consumatori nel fashion e ha coinvolto un campione di oltre 5.000 persone in 7 mercati (Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Svizzera, Stati Uniti e Cina). Gli aspirational luxury consumers acquistano almeno un articolo di lusso all’anno e spendono tra i 3.000 e i 10.000 euro ogni anno in prodotti di moda.

Lena-Sophie Roeper, General Manager Designer di Zalando, ha presentato un keynote dedicato ai futuri consumatori di moda di lusso, condividendo le innovazioni chiave e le strategie digitali necessarie per soddisfare le loro diverse esigenze e comportamenti. La presentazione ha condiviso le intuizioni di Zalando sulla crescita costante del segmento dei clienti di lusso aspirazionali e sul loro crescente interesse e investimento nei marchi di lusso su Zalando. Ha inoltre illustrato esempi di nuove tecnologie che stanno elevando l’esperienza di questa nuova generazione di clienti dell’e-commerce di lusso.

David Fischer, fondatore e CEO di Highsnobiety, ha presentato il whitepaper intitolato “New Luxury, New Rules”, che esplora come l’affascinante fenomeno del New Luxury si sia evoluto dal primo rivoluzionario studio di Highsnobiety sull’argomento rilasciato cinque anni fa. Questo studio esplora le nuove regole del lusso, compreso il passaggio dalla comunicazione “top-down” didattica del marchio al dare voce alla community, l’ascesa di nuovi talenti che plasmano l’industria e la sempre maggiore importanza dell’inclusività e della rappresentanza nel settore del lusso.

Carlo Capasa, Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana: “La moda ha da sempre avuto la capacità di conferire un senso compiuto ai frammenti del tempo e ha giocato un ruolo attivo nelle trasformazioni della società. Le storie che celebriamo oggi ne sono testimonianza, tracciando nuove traiettorie per la creatività, il business e la cultura della moda e ringraziamo Zalando e McKinsey per il loro importante contributo. Camera Nazionale della Moda Italiana, come Istituzione, è lo spazio aperto alla condivisione, alla discussione, alla sintesi di ciò che i nostri brand realizzano con passione e concretezza e momenti come questo sono l’occasione per proseguire l’impegno su storytelling, sostenibilità ambientale e sociale, inclusione e valorizzazione delle differenze, educazione e formazione, nuovi talenti e digitalizzazione. Oggi, più che mai, siamo consapevoli delle nostre responsabilità nella costruzione del nostro futuro”.

Riccardo Vola, General Manager Italia e Spagna di Zalando: “Questo evento in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana è fondamentale per rafforzare il nostro ecosistema e continuare ad offrire ispirazione ed intrattenimento ai consumatori italiani elevandone l’esperienza di acquisto. Va poi sottolineata la centralità a livello internazionale dell’Italia per quanto riguarda l’artigianalità e l’innovazione nel settore della moda e del lusso e di conseguenza, l’importanza di investire in questo mercato così importante per Zalando”.

David Schneider, Co-CEO di Zalando: “Al momento possiamo individuare tre tendenze principali dell’e-commerce di lusso: in primo luogo, i clienti apprezzano la qualità in termini di selezione curata dell’assortimento, le esperienze su misura e la comodità di accesso ai prodotti. In secondo luogo, la Gen Z è sempre più alla ricerca di nuove esperienze coinvolgenti e d’intrattenimento quando fa acquisti online. Infine, assistiamo ad un crescente desiderio di personalizzazione e localizzazione per soddisfare le esigenze dei consumatori e far fronte la complessità del mercato europeo. A Zalando crediamo fortemente in partnership significative con i marchi. Ed è con i brand partner che possiamo cogliere opportunità uniche nell’e-commerce di lusso in rapida evoluzione”.

Lena-Sophie Roeper, General Manager Designer di Zalando: “Il segmento dell’aspirational luxury customer è cresciuto notevolmente per Zalando. Vediamo che i clienti che hanno iniziato a fare acquisti della nostra proposition Designer hanno aumentato ogni anno la loro spesa in beni di lusso. Ancora più entusiasmante è ciò che si prospetta per il futuro: guidare la nuova wave dell’e-commerce di moda attraverso innovazioni basate sui dati e alimentate dalla tecnologia su larga scala”.

Simon Porte Jacquemus, fondatore e direttore creativo di JACQUEMUS: “Sono davvero felice di ricevere il riconoscimento “Changemaker in Disruptive Fashion & Communication”, è un bellissimo riconoscimento per il marchio e per il mio team. Come designer indipendente, ho sempre voluto essere innovativo e creativo nel design delle mie collezioni e anche nel mio modo di comunicare. Si tratta sempre di comunicare e creare esperienze con la nostra community in modo unico. Jacquemus è sempre stato sostenuto dall’Italia e sono entusiasta di poter portare presto qui nuovi progetti. Ringrazio calorosamente Camera Nazionale della Moda Italiana per questo grande sostegno e per questo premio”.

Renzo Rosso, Fondatore e Presidente del Gruppo OTB: “I nostri brand si focalizzano sulla bellezza e la qualità dei prodotti e continuano nella missione di rendere la moda un sogno, anche andando in una direzione opposta rispetto a quella del mercato. Questa visione, unita all’eccellenza dei nostri partner della filiera italiana e alla loro capacità di realizzare prodotti unici al mondo, ci ha permesso di creare OTB, un gruppo speciale, polo della moda e del lusso Made in Italy. Per noi e per tutte le nostre persone, sostenibilità e tecnologia sono uno state of mind e rappresentano le componenti che consentono ai nostri team di innovare ogni giorno e trasferire in maniera sempre più efficace il valore dei nostri brand ai clienti in tutto il mondo”.

Simone Marchetti, Vanity Fair European editorial Director and Vanity Fair Italia Editor in Chief: “Viviamo un’epoca di grande cambiamento che richiede una rivoluzione radicale del linguaggio e più in generale della cultura. Contribuire a questa svolta è il compito più importante. Al contrario, ostacolare questo progresso e tornare  quindi al passato è l’errore più grande che si possa commettere”.

Alfonso Dolce, CEO di Dolce & Gabbana: “Nel solco di un percorso di crescita consapevole iniziato ormai da tempo, l’impegno di Dolce&Gabbana si è ulteriormente sviluppato nel campo della sostenibilità sociale e ambientale, con l’obiettivo di consolidare un posizionamento distintivo nel settore promuovendo la cultura, l’artigianalità e le tradizioni del Made in Italy, incoraggiando le nuove generazioni al dialogo con il territorio e contribuendo a creare valore sociale. Questo importante riconoscimento ci onora e ci spinge a fare ancora meglio in futuro: per noi il Fatto a Mano non è solo un metodo produttivo o un concetto di comunicazione, ma un modus operandi che interessa la nostra realtà a più livelli”.

Gemma D’Auria, Senior partner e responsabile globale della practice Apparel, Fashion and Luxury di McKinsey & Company: “Il lusso aspirazionale rappresenta un segmento molto rilevante: costituisce il 50% del fatturato dei brand di lusso nel fashion e circa il 20% del mercato totale della moda”, afferma Gemma D’Auria, senior partner e responsabile globale della practice Apparel, Fashion and Luxury di McKinsey & Company. “La nostra indagine mostra che non si tratta di consumatori con caratteristiche universali, ma piuttosto di un insieme di community con valori, abitudini e comportamenti molto diversi. Non esiste dunque una strategia unica per soddisfare questo segmento. I brand di moda dovrebbero adottare approcci su misura e concentrarsi su tre dimensioni cruciali: customer journey personalizzati, sia online che offline; un mix diversificato di canali di marketing, combinando social media e mezzi tradizionali; una strategia di prodotto trasversale, che enfatizzi categorie rilevanti come l’abbigliamento e la pelletteria, e che rafforzi il loro appeal nei confronti di queste tipologie di consumatori”.

David Fischer, fondatore e CEO di Highsnobiety: “Negli ultimi 18 anni abbiamo osservato, tracciato e modellato i principali cambiamenti culturali nel brand marketing. Cinque anni fa abbiamo pubblicato il rapporto “The New Luxury” e, in occasione del suo quinto anniversario, abbiamo voluto rivisitarlo ed esplorare i cambiamenti. In questo modo, abbiamo presentato “New Luxury’s New Rules”, in cui abbiamo esplorato i nuovi codici di comunicazione, celebrando la nuova generazione di creators, il nuovo approccio agli eventi, l’inclusività e le collaborazioni con i marchi. Oggi i brand stanno adottando modalità totalmente diverse e inaspettate non solo per raggiungere i consumatori, ma anche per plasmare il loro modo di pensare”.

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