Barometro dei trasporti TIMOCOM: primi segnali di una lieve inversione di tendenza
Nei primi mesi del 2023 abbiamo assistito a prezzi dell’energia alle stelle, una bassa propensione agli acquisti, magazzini pieni e un calo negli ordini. Le previsioni degli economisti per i prossimi mesi dell’anno sono alquanto discordanti e regna grande incertezza in merito alle ripercussioni sul settore dei trasporti.
Tuttavia, dalle cifre del Barometro dei trasporti di TIMOCOM per il primo trimestre 2023 si delinea un nuovo trend. Se nei primi due mesi dell’anno si è riscontrato un forte calo nelle offerte di carichi inserite nel sistema di TIMOCOM rispetto al trimestre precedente a livello europeo: il primo segnale di un’inversione di tendenza nella domanda di veicoli dall’autunno 2022. Nonostante questo aumento, la media trimestrale si attesta a un valore del 25% inferiore a quello del trimestre precedente.
Nel primo trimestre del 2023 si registra un aumento significativo del numero di offerte di veicoli inserite in TIMOCOM: un valore pari al +16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e del +24% rispetto al 4° trimestre del 2022. Questo andamento, però, è riconducibile a un calo delle offerte di carichi piuttosto che a un aumento dei veicoli disponibili sul mercato, i quali continuano a scarseggiare, in particolare a causa della carenza di conducenti e del contesto economico in generale. Questo va a testimoniare anche la tendenza sempre più diffusa del trimestre precedente di stipulare contratti a lungo termine con i fornitori, per assicurarsi i pochi veicoli disponibili.
“In generale si riscontra un aumento dell’interesse nei contratti di cooperazione a lungo termine, dettato, in parte, dalla paura di forti rincari alla luce degli andamenti degli ultimi anni. Benché la domanda continui ad attestarsi a un livello basso, i prezzi si mantengono elevati. In proporzione, però, i costi subiscono rincari eccessivi. Alla luce di questo andamento, una strategia efficace per i prossimi mesi sarebbe quella di puntare sulla ricerca di veicoli disponibili sul mercato spot e di avviare cooperazioni a lungo termine al momento più opportuno”, aggiunge il Prof. Dr. Christian Kille, direttore del Dipartimento di Scienze Economiche del Politecnico Hochschule Würzburg-Schweinfurt.
A ciò si aggiunge il fatto che, malgrado l’aumento dell’offerta di veicoli e la conseguente concorrenza sempre più agguerrita, il prezzo medio di trasporto a lunga distanza in tutta la Germania ha subito un incremento di oltre il 7% rispetto all’anno precedente. A livello europeo, tale valore si attesta a quasi il 3%. Tale aumento significativo dei costi impedisce che i prezzi tornino ai livelli pre-Covid. In percentuale, nel primo trimestre dell’anno il rapporto tra domanda e offerta a livello europeo è stato praticamente equilibrato, con una media di circa 59:41. Lo stesso andamento è riscontrabile anche nel mercato dei trasporti tedesco.
“Anche se il clima generale dell’economia tedesca si rasserena, il settore dei trasporti continua a essere alle prese con enormi sfide. A tal proposito, numerosi committenti hanno già iniziato a ricalibrare le proprie strategie logistiche sulla base delle condizioni attuali di mercato e ciò si riflette sul volume di carichi”, spiega Gunnar Gburek, Head of Business Affairs di TIMOCOM.
I continui scioperi che interessano l’intero territorio nazionale francese hanno portato a interruzioni di intere filiere aziendali, con conseguenti ritardi e colli di bottiglia nelle forniture. A questo si aggiunge un aumento della pressione sui prezzi, dal momento che gli spedizionieri sono obbligati a optare per percorsi e mezzi di trasporto alternativi. Il blocco delle strade e dei passaggi di frontiera nonché delle attività lavorative hanno compromesso notevolmente il trasporto di merci tra la Francia e i Paesi limitrofi. La Germania, uno dei principali partner commerciali della Francia, non è stata certo risparmiata. Per i trasporti dalla Germania alla Francia, infatti, è stato registrato un calo del 55% rispetto all’anno precedente; valore addirittura superiore nella direzione opposta. Anche per i trasporti sul territorio francese è stata registrata una contrazione, come pronosticato. Per un altro Paese, invece, è stata osservata la tendenza opposta: per i trasporti dall’Italia alla Francia, infatti, è stato registrato un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente.
I problemi che interessano il Brennero hanno gravi ripercussioni sul trasporto merci su strada. Il Brennero rappresenta uno dei principali collegamenti stradali tra Germania e Italia e uno snodo centrale per il trasporto internazionale di merci. A causa del blocco dei tir, gli autisti sono costretti ad attendere ore e ore prima di poter proseguire, con conseguenti ritardi significativi. Non sorprende, quindi, che molti vettori al momento preferiscano evitare di recarsi in Italia per un ordine di trasporto. I costi elevati e le scadenze stringenti impediscono a numerose aziende di trarre profitti reali dalle proprie attività. Molto spesso, queste sono costrette a trovare percorsi e mezzi di trasporto alternativi per poter svolgere al meglio gli ordini di trasporto. Questo si ripercuote, tra le altre cose, sull’offerta di carichi e veicoli. Come risultato di questa situazione, nel primo trimestre dell’anno si registra, per esempio, un calo del 68% per i trasporti dall’Austria all’Italia.
Al contrario, le esportazioni italiane non sembrano risentire molto delle turbolenze economiche, registrando un aumento considerevole nel primo trimestre. Nel complesso, però, il boom post-Covid del 2022 ha subito una contrazione, come da previsioni. Con un surplus di veicoli disponibili, l’Italia è decisamente in controtendenza in Europa. Già nel mese di gennaio, la percentuale di carichi nei trasporti nazionali è scesa al di sotto del 40%. Anche se si è osservata una lieve contrazione nei mesi di febbraio e marzo, la percentuale di carichi è rimasta pressoché stabile.
Nel primo trimestre del 2023 in Polonia è stato registrato un calo delle offerte di carichi di circa il 39% rispetto allo stesso trimestre del 2022. Nello stesso periodo sono diminuiti anche i ricavi delle vendite nel commercio al dettaglio: -5% a febbraio 2023 rispetto al febbraio 2022 e circa -3,6% rispetto al mese precedente. Anche la produzione industriale in Polonia ha registrato una contrazione pari al -1,2% rispetto all’anno precedente.
In linea con la tendenza generale sul continente europeo, a marzo il volume di carichi in Polonia è aumentato del 40% rispetto al mese precedente: una conferma del fatto che questo Paese, punto di snodo centrale per i trasporti europei, si mantiene dinamico.
A fronte degli andamenti attuali sul mercato dei trasporti, si prevede di nuovo, come è successo l’anno scorso, un aumento significativo delle offerte di carichi e veicoli nelle prossime settimane di festività. “Questa tendenza si protrarrà fino a fine maggio, per poi attenuarsi a partire da fine giugno, con l’inizio delle vacanze estive nel Land tedesco NRW. L’andamento della seconda metà del 2023 dipende fortemente dalle tendenze economiche che ora stanno prendendo sempre più piede”, commenta Gunnar Gburek, Head of Business Affairs di TIMOCOM.
Gli esperti di TIMOCOM pubblicano regolarmente anche nelle novità del Barometro dei trasporti su LinkedIn informazioni e dati attuali sull’andamento del mercato dei trasporti. Tramite il Barometro dei trasporti, dal 2009 l’impresa FreightTech TIMOCOM analizza i dati sull’andamento del rapporto tra domanda e offerta di trasporti in 46 Paesi europei. Oltre 154.000 utenti generano ogni giorno fino a 1 milione di offerte di carichi e veicoli internazionali nella Piattaforma trasporto merci su strada, che offre a oltre 53.000 clienti TIMOCOM soluzioni intelligenti per ottimizzare i propri processi logistici.