Ristorazione 2025: catene all’11% sul totale delle visite

Sul totale delle visite in bar e ristoranti italiani, le catene raccolgono l’11% dei passaggi, mentre il resto è ancora appannaggio degli esercizi indipendenti.

Il dato è contenuto nell’ultima edizione del Rapporto Ristorazione 2025, realizzato dall’ufficio studi Fipe in collaborazione con Bain & Company Italia.

“Nel 2024, gli esercizi della ristorazione commerciale in catena hanno raccolto in tutti i trimestri dell’anno, una quota visite intorno al 9 – 11% del mercato. Questa tipologia di offerta si conferma attrattiva e in forte sviluppo anche in termini di rete di punti di consumo; è un segmento di mercato che riesce ad intercettare i bisogni dei consumatori, dando soluzioni value for money, particolarmente apprezzate dal target più giovane” è il passaggio che si legge nel Rapporto, dedicato appunto alle catene.

Un segnale positivo, dunque, all’interno di un panorama della ristorazione che mette in luce segnali in chiaroscuro.

Nel 2024, i consumi fanno segnare oltre 96 miliardi di euro. È un valore che rappresenta un +1,6% in termini reali sul 2023 e vale un +11,3% rispetto al pre Covid. Eppure, se si guarda il dato in volume, il ritardo rispetto al 2019 è ancora a -6%.

Nel 2024 si è attestato a 328mila il numero di imprese, in calo dell’1,2% sull’anno precedente. A mostrare la maggior contrazione sono i bar, come risultante della migrazione verso altri modelli di offerta e delle crescenti difficoltà in cui si imbatte questo format.

Sullo sfondo un sentiment delle imprese che resta positivo anche per l’anno in corso sebbene in sensibile rallentamento e da rivedere alla luce delle turbolenze economiche in atto.

Sul versante dei prezzi, il 2024 si è chiuso con aumenti medi al di sopra del 3%, in forte calo rispetto al +5,8% del 2023 ma al di sopra del tasso di inflazione generale.

Focus del Rapporto è stato il tema delle risorse umane: il 2024, infatti, è l’anno in cui si consolida ulteriormente il trend positivo dell’occupazione. Nel 2024 sono 1,5 milioni gli occupati in bar, ristoranti, aziende di banqueting e mense, di cui oltre 1,1 milioni dipendenti. Rispetto al 2023 si registra un incremento complessivo di circa cinque punti percentuali mentre i lavoratori dipendenti sono cresciuti del 6,7%, pari, in valore assoluto, a 70mila unità.

“Il Rapporto 2025 restituisce un quadro estremamente composito sul settore della ristorazione, alle prese con un lungo recupero dei livelli pre-pandemia che, tuttavia, non sembra essersi ancora concluso”, ha commentato Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommercio. “Le perduranti difficoltà nella ricerca di personale qualificato, nonostante la crescita complessiva degli occupati, deve far accendere un faro sulle prospettive del settore in termini di mantenimento degli elevati standard di offerta e di servizio che lo hanno sempre contraddistinto. Le leve devono essere indirizzate a rafforzare sicurezza contrattuale e stabilità economica; e riguardo al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro ha rappresentato un passaggio importante, migliorare la flessibilità organizzativa, anche intervenendo sui modelli di business delle imprese ed investire sui fronti della formazione professionale partendo dalla scuola”.

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