Il 2025 nella Grande distribuzione si apre in positivo

NielsenIQ celebra la 40° edizione de Linkontro, registrando per il 2025 la presenza di 644 manager e oltre 275 aziende tra industria e grande distribuzione.

Un momento di incontro per industria e grande distribuzione di uno dei settori portanti dell’economia italiana con il Largo Consumo che, nel 2024, ha raggiunto la quota di 137,5 miliardi di euro di spesa ad opera delle famiglie italiane. Il Largo consumo confezionato raggiunge invece un valore di mercato pari a 98,2 miliardi di euro.

I primi 4 mesi del 2025 maturano oltre 45 miliardi di euro di fatturato a totale negozio, dei quali più di 32 miliardi di euro nel Largo Consumo Confezionato. A supporto del trend di crescita, gli altri principali indicatori: il +4,4% a valore nel totale negozio, e un +2,6% nei volumi del largo consumo confezionato. Tra le performance emerge quella del sud Italia con un trend di crescita dei volumi doppio rispetto alla media nazionale, in particolare +5,6% a valore e +5,0% a volume.

Un rilancio dunque che arriva dopo le diverse sfide che il settore è stato chiamato ad affrontare nel periodo 2019 – 2023, tra tutte, la pressione inflattiva che ha causato la riduzione dei volumi, anche se inferiore rispetto alle attese, nel corso del biennio 2022-2023.

Enzo Frasio, Amministratore Delegato di NIQ Italia commenta: “Stiamo rilevando dei segnali positivi provenienti dal mercato con performance promettenti che caratterizzano tutto il settore della grande distribuzione e del largo consumo confezionato. La ripresa dei volumi e la conquista di quote di spesa indicano che il carrello delle famiglie, in Italia, rimane una voce prioritaria nel budget mensile. Nonostante il calo del potere d’acquisto delle famiglie a cui abbiamo assistito negli ultimi cinque anni, i consumatori tricolore nel 2025 sono disposti a rinunciare ad altre spese mensili, come le uscite fuori casa, l’acquisto di altre categorie del non alimentare. Stiamo entrando nell’era del Next Normal, dove l’espansione nel Largo Consumo potrà essere supportata da una maggiore collaborazione nella filiera, miglioramento dell’efficienza e conoscenza ancora più approfondita dei clienti. Questa combinazione di fattori offrirà l’opportunità di crescita e ulteriori accelerazioni del settore”.

Nella memoria dei consumatori rimane però impresso l’effetto inflattivo che ha imposto un costo maggiore della spesa del 22% nel periodo 2025 vs 2019. Nonostante l’andamento dei prezzi appaia ora sotto controllo, il 29% degli Italiani continua ad indicare l’incremento dei costi dei beni alimentari tra le principali preoccupazioni per il futuro e il 23% teme la recessione. Un timore che continua a orientare le scelte effettuate tra gli scaffali dei punti di vendita, visto che persiste la ricerca di convenienza.

A pesare meno sui bilanci familiari il fenomeno inflattivo che si ridimensiona e torna ad essere sotto controllo. Nei primi quattro mesi del 2025, l’indice di inflazione nel Largo Consumo Confezionato viene rilevato intorno al +1% a Totale Italia Omnichannel per raggiungere quota +0,8% ad aprile 2025. Un andamento che però non coinvolge tutte le categorie di prodotti: caffè, cioccolato, burro e salmone fresco registrano una crescita maggiore nel loro prezzo a parità di quantità acquistate.

Stando alle rilevazioni di NIQ, a trainare la performance, nei primi 4 mesi del 2025, del Largo Consumo è il reparto del Fresco, con la frutta e la verdura che segnano un +7,9% a valore. Anche per le carni il saldo è positivo: +5,6% a valore. I prodotti del food confezionato si attestano a +4,1%. Segnali di frenata, invece, provengono dagli articoli per animali +1,4% e anche la cura della casa -0,8% nei primi mesi di quest’anno.

Non stupisce tuttavia l’incremento per il fresco considerando la forte attenzione verso un’alimentazione sana dichiarata e agita da tutte le tipologie di famiglie italiane che si orientano maggiormente alla ricerca del benessere, che inizia proprio nella composizione del carrello.

Più nello specifico, tra le categorie in forte crescita si trovano il mango con un +114,3% nel trend a volume; ma ancora l’avocado con un +47% e i semi, +32,2%. Nelle scelte di acquisto degli italiani si ritrova anche la ricerca di servizio, con prodotti facili da preparare che semplificano il consumo – è il caso delle basi per la pizza e dei piatti pronti vegetali e anche dei surgelati vegetali.

La crescita delle vendite non premia tutte le tipologie distributive, che trasversalmente stanno conoscendo un aumento della frequenza di acquisto e un calo dello scontrino medio come rilevato nell’80% dei gruppi distributivi, offrendo opportunità per incrementare la fedeltà.

Emerge un buon andamento per i superstore e i discount +3,8% a volume e +3,9% a valore nel 2025 – complice la ricerca del risparmio. Gli specialisti drug sembrano rallentare la crescita, registrando un seppur interessante +4,5% a volume e un +3,4% a valore.

Emerge l’e-commerce che con una quota pari al 7,1% nel 2025 assume una dimensione sempre più significativa, registrando nel LCC in totale un +4,4% a valore, venendo scelto per comodità e convenienza. Analizzando ancora più dettagliatamente questo canale, i pure players crescono a valore del +5,5% e molto bene anche gli specializzati che crescono a valore del 10,5%.

Insieme, l’Industria di Marca e la Marca Del Distributore complessivamente maturano oltre 1 miliardo di crescita anno su anno, ciò che le differenzia sono le diverse leve che guidano lo sviluppo. Anche nel corso del 2025, la crescita dell’industria di marca è principalmente trainata dall’aumento dei prezzi, aprendo l’anno con un fatturato pari a +608 milioni di euro, contribuendo alla crescita del fatturato LCC per il 57%. Invece, per quanto riguarda l’MDD, è l’aumento dell’assortimento di prodotto a marchio del distributore sugli scaffali a determinare la crescita per l’anno corrente.

Anche i target che determinano la crescita sono differenti: se da una parte la MDD si rivolge sempre di più agli 8 milioni di famiglie con figli a carico e di media età, l’IDM è in crescita sia nelle famiglie mature ad alto reddito che in quelle a basso.

Secondo i dati del Consumer Panel di NIQ, la strategia di crescita vincente per i principali brand del Mass Market, il 59% dei quali in crescita a volume nel corso dell’ultimo anno, risiede nella capacità di raggiungere un numero sempre più elevato di clienti, con maggiori probabilità di successo se si riesce anche a migliorare la fedeltà.

Anche la MDD sta cercando di espandere la sua quota, lavorando  principalmente attraverso lo sviluppo degli assortimenti: cresce nel 65% delle categorie, in parte per aumento del solo numero di famiglie acquirenti e in parte in tutte quelle dove, oltre ad incrementare il numero di acquirenti, riesce anche a crescere in fedeltà.

Romolo De Camillis, Retailer Director di NielsenIQ, conclude: “La crescita del comparto registrata negli ultimi mesi testimonia la capacità di industria e distribuzione di soddisfare sempre meglio i bisogni delle famiglie italiane. Nel quadro attuale e guardando al prossimo futuro emergono ulteriori opportunità di crescita. Per coglierle appieno sarà importante continuare a migliorare i livelli di efficienza delle promozioni e degli assortimenti. Infine, lavorando insieme su specifici target di clientela, e cavalcando affinità tra brand ed insegne, si riuscirà ad intercettare un numero sempre più elevato di famiglie coprendo meglio i loro bisogni di consumo”.

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