L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato il “Focus Bilanci 2019-2023”, relativo alle principali aziende che operano nei servizi di corrispondenza e consegna pacchi.
I ricavi complessivi delle imprese del settore crescono, nel periodo considerato, ad un tasso medio annuo del 7,5% passando da 9,6 a 12,8 miliardi di euro: complessivamente tra il 2019 e il 2023 l’incremento è stato del 33,4%, mentre, nel 2023 rispetto al 2022, la crescita è stata del 2,8%. Si tratta di un trend positivo, imputabile soprattutto alla performance dei servizi di consegna dei pacchi, un segmento che negli ultimi anni ha subito una spinta economica significativa dall’e-commerce.
Tra il 2019 ed il 2023 il margine operativo lordo del complesso delle imprese considerate nel campione in rapporto ai ricavi è risultato mediamente pari al 15,2% annuo e ha registrato, in generale, una tendenza alla crescita, sia riguardo all’intero periodo, sia con riferimento all’ultimo anno considerato.
Nel periodo osservato, per le principali imprese del settore, l’indicatore rappresentato dal ricorso ai mezzi propri è pari mediamente al 6,1% annuo e risulta in calo di 1,5 punti percentuali. Tuttavia, nel 2023 è in aumento rispetto all’anno precedente.
Gli investimenti effettuati nel 2023 dalle imprese del settore considerate nell’analisi sono in leggera diminuzione rispetto al 2022. Mediamente, nel quinquennio in esame, gli investimenti effettuati nel settore sono stati pari al 5% dei ricavi complessivi.
Nel corso dell’intero periodo considerato, il flusso finanziario generato dall’attività operativa in rapporto ai ricavi è stato in media pari al 14,2% annuo; dopo un forte incremento nel corso del 2022, nel 2023 si registra una riduzione che ha portato il cash flow complessivo su di un valore pari a 2,06 miliardi di euro.
Gli addetti risultano in flessione di circa 4.700 unità rispetto al 2019. Tale riduzione è dovuta principalmente ai processi riorganizzativi del Gruppo Poste Italiane mentre gli organici diretti delle altre imprese aumentano, nell’intero periodo considerato, di poco mendo di 5.400 unità.