Dopo una fase di assestamento, lo scorso anno ha segnato un periodo positivo per il mercato retail, con un volume degli investimenti in aumento, che ha quasi toccato i 10 miliardi di euro. La crescita è stata distribuita in modo diffuso sul territorio nazionale con particolare vitalità nel Nord-Est, Nord-Ovest e Sud. L’inizio del 2025 sta confermando il trend di forte espansione rilevato nel corso del 2024, con prospettive positive per il resto dell’anno.
Il retail è, dunque, la prima asset class per capitali attratti nel corso dello scorso anno, trainando i volumi complessivi di cui rappresenta il 25%, in netto aumento rispetto al 10% del 2023. La crescita è trasversale, con nuovi investitori e dinamismo in segmenti come supermercati e centri commerciali. Brand e operatori guardano con maggiore interesse a location secondarie come Bergamo, Treviso, Aosta e Pisa, che offrono buoni canoni e nuove opportunità.
Questo il quadro che emerge dall’ultima edizione del Real Estate DATA HUB, il market report semestrale realizzato dal Centro Studi di REMAX Italia, dall’Ufficio Studi di YARD REAAS e dall’Ufficio Studi di 24MAX, che offre un’analisi del mercato immobiliare in Italia nel 2024 e anticipa le prospettive per il 2025. Questa edizione dedica particolare attenzione alle dinamiche di Milano, Roma, Bari e Torino, insieme alle rispettive regioni, analizzando le asset class del living, del lusso, della logistica e data center, direzionale, retail e hospitality.
Accanto alla spinta delle città non primarie, i trend prevalenti sono quelli della rigenerazione e dell’attenzione ai temi sociali. Nel segmento lusso, spicca la vivace attività delle location prime, in cui alcuni top brand stanno investendo in importanti ristrutturazioni, dando vita a spazi retail di grande impatto. Secondo le elaborazioni di Real Estate DATA HUB, la domanda per le principali vie dello shopping si è mantenuta elevata e la competizione tra i brand è rimasta intensa.Le high street italiane registrano nuove aperture e importanti interventi da parte dei top brand, confermando il ruolo centrale dei negozi fisici nel rafforzare il rapporto con la clientela. Boutique, gioiellerie e brand vintage hanno firmato nuovi contratti nelle location più esclusive, contribuendo a mantenere elevati i canoni. Nel Quadrilatero della Moda a Milano si arriva a 14-15.000 euro/mq/anno. Via Montenapoleone, dove si toccano i 20.000 euro/mq/anno, si conferma punta di diamante del mercato italiano, segnando un record a livello europeo.
Il settore food è in fermento, con l’espansione delle reti di supermercati di prossimità e conveniencestore. In prima linea operatori come Carrefour Express e Conad City, che puntano su nuovi format urbani. Parallelamente, i principali player della grande distribuzione, tra cui Esselunga, Carrefour e Conad,stanno rafforzando le loro strategie immobiliari aumentando il ricorso a operazioni di Sale & Leaseback.
I centri outlet stanno evolvendo verso poli esperienziali di valore. Oltre ai prezzi convenienti, offrono esperienze più sofisticate, integrandolo shopping con il turismo di lusso e iniziative culturali. I consumatori sono sempre più attratti dal mix di offerta di brand prestigiosi a prezzi competitivi e shopping experience sempre più ottimizzata. L’ambiente curato e l’esperienza immersiva contribuiscono alla solidità e alla crescita in continuo aumento, smentendo i timori di qualsiasi previsione negativa.
A Milano una parte della domanda guarda a spazi di maggiori dimensioni per rispondere all’evoluzione delle strategie di vendita al dettaglio, sempre più orientate alla creazione di esperienze multifunzionali per i consumatori. Si allungano i tempi di assorbimento, ma il mercato resta dinamico anche nelle high street, che continuano a mostrare segnali di trasformazione.
A Roma cresce la superficie media degli immobili offerti, indicando un possibile cambiamento nelle richieste del mercato in favore di spazi di medio-piccola dimensione. Si registrano segnali di un mercato retail high street in trasformazione, caratterizzato da un’offerta in forte espansione e una domanda più selettiva.
Anche a Bari il mercato delle high street è vivace, con una crescita dell’offerta, prezzi competitivi e domanda più reattiva, delineando un contesto favorevole per investitori e imprenditori. I canoni salgono da 190 a 290 €/mq/anno, indicando un rafforzamento della domanda, soprattutto nelle zone più strategiche della città. Bari si consolida, dunque, come piazza interessante, con nuove opportunità per investitori e operatori interessati a cogliere il potenziale di crescita della città.
A Torino, invece, domanda e offerta sono in fase di stabilizzazione. Da ciò l’allungamento dei tempi medi di permanenza e la leggera contrazione dei canoni medi. Il mercato resta comunque attivo, anche se più cauto.